BLOG

Categoria: Salute

Pubblicato il: 17 Feb, 2022

PIEDE PIATTO: CAUSE, SINTOMI, CURA

Il piede piatto è una condizione morfologica abbastanza diffusa ed è, praticamente, l’opposto del piede cavo. Nei piedi piatti, la curvatura fisiologica dell’arco plantare è molto ridotta o totalmente assente; questo significa che la pianta del piede tocca completamente il suolo e si ha un eccessivo aumento della superficie d’appoggio.

Molto spesso, anche se non in tutti i casi, questa situazione si accompagna a una pronazione del retropiede (anche detta “valgismo”): un piede pronato o valgo ha il tallone che tende a cadere internamente, in un tentativo di compensare il cedimento della volta plantare.

 CAUSE DEL PIEDE PIATTO

Come già detto, questo disturbo può essere congenito o acquisito in età adulta. Le cause non sono sempre chiare, ma è possibile elencarne diverse:

  • patologie come l’artrite
  • traumi al tendine d’Achille, ai piedi o alle caviglie
  • neuropatie causate da diabete e poliomielite
  • malattie neurologiche (più raramente) quali distrofia muscolare, paralisi cerebrale e spina bifida

Inoltre, esistono alcuni fattori che possono aggravare la patologia o accelerarne l’insorgenza:

  • calzature sbagliate (troppo strette, con tacchi alti o che non ammortizzino adeguatamente)
  • attività sportiva pesante, specie la corsa, non eseguita nel modo corretto
  • postura scorretta
  • sovrappeso e obesità
  • gravidanza (per il brusco aumento di peso)
  • invecchiamento (usura di tendini e articolazioni)

 SINTOMI E PREVENZIONE

Il piede piatto non è sempre patologico: la maggior parte delle persone affette non ha sintomi fastidiosi e tende, perciò, a non intervenire. Questo però non significa che la forma asintomatica indichi l’assenza del problema, anzi: ha maggiore probabilità di sviluppare altre patologie e disturbi, come alluce valgo o artrosi della caviglia. Per questo è fondamentale adottare azioni preventive per prendersi cura della salute dei propri piedi e della propria postura, come sottoporsi a una valutazione podologica e posturale per rilevare eventuali anomalie. È importante anche fare una valutazione podologica nei bambini intorno ai 5 anni per verificare che lo sviluppo stia procedendo senza intoppi. Altre azioni preventive possono essere quella di fare attenzione al tipo di calzature e alle solette utilizzate, tenere sotto controllo il peso, effettuare esercizi di allungamento muscolare per piedi e gambe, assicurarsi di praticare sport nel modo corretto per prevenire danni ai tendini e traumi eccessivi ai piedi. Queste forme di prevenzione valgono anche per il piede piatto sintomatico. In presenza di piede piatto sintomatico ci si può trovare di fronte a dolore ai piedi (soprattutto talloniti e fasciti plantari), dolore o gonfiore alle caviglie, problematiche e dolori diffusi a polpacci, ginocchia, bacino o persino mal di schiena, maggiore probabilità di infortuni sportivi, tendiniti e altre problematiche tendinee, specie a quello di Achille, crampi, spesso durante la notte.

CURA DEL PIATTISMO PLANTARE

In base alla presenza o meno dei sintomi si può ricorrere a una serie di rimedi non invasivi:

  • utilizzare plantari ortopedici su misura
  • solette protettive e ammortizzanti
  • calzare scarpe adatte, che scarichino e ammortizzino
  • terapie fisiche come la tens per controllare il dolore
  • esercizi di stretching
  • evitare determinati sport e attività che possono far insorgere il dolore (correre, sport come la danza o il basket). Ciclismo o nuoto sono invece gli sport consigliati. Si può camminare, anche a passo veloce o a lungo, a patto che si indossino dei plantari ortopedici adatti.
  • fisioterapia: esercizi correttivi per apprendere la corretta postura durante la camminata e la corsa (utile in particolar modo agli sportivi)
  • camminare a piedi nudi: come sempre, ricordiamo che è opportuno farlo solo su terreni naturali come erba e sabbia, evitando le pavimentazioni artificiali
  • riduzione del peso: non si crede più che il sovrappeso o l’obesità siano cause dirette del piattismo, ma sicuramente possono aggravare la patologia